Mentre l’attenzione quest’estate è andata sul tema immigrazione, trattato spesso in maniera superficiale, specie quando si parla di Tunisia, è importante ricordare che è stato recentemente approvato un accordo fra Italia e Tunisia sullo sviluppo di una infrastruttura per la trasmissione elettrica finalizzata a massimizzare gli scambi di energia tra l’Europa ed il Nord Africa.
La Tunisia è uno dei mercati più attraenti della sponda sud del Mediterraneo per la vicinanza, la rete di accordi commerciali con l`Unione europea, la nuova normativa in materia di attrazione degli investimenti esteri. Nell’area mediterranea la Tunisia è il secondo partner commerciale dell’Italia, dopo la Turchia, con un export nel 2018 pari a 3.469 milioni di euro.
Un memorandum d’intesa è stato siglato nel 2019 tra le due sponde del Mediterraneo per intensificare la cooperazione industriale nell’ambito delle infrastrutture elettriche e in particolare del progetto Elmed, l’interconnessione sottomarina da 600 MW in corrente continua che collegherà i due Paesi e porterà energia all’Europa.
Oggi questo passo in avanti consentirà di migliorare l’integrazione dei mercati, ridurre i problemi di bilanciamento elettrico, integrare nuova capacità di fonti rinnovabili, migliorare la sicurezza degli approvvigionamenti e la sostenibilità. L’opera di circa 200 km che dovrebbe collegare Tunisia e Sicilia, comporterebbe un investimento di circa 600 milioni di euro, finanziato al 50% da fondi europei e per il resto pariteticamente dalle aziende coinvolte, e collegherà il sistema elettrico nordafricano con quello europeo.
Un passo avanti nella cooperazione industriale, questa volta a tema interconnessione.