Ve lo ricordate il primo decreto Sicurezza voluto da Matteo Salvini nel 2018? Ieri la Corte Costituzionale lo ha giudicato parzialmente incostituzionale. Per la Consulta infatti è irragionevole la norma che preclude l’iscrizione all’anagrafe dei richiedenti asilo. Anzi, proprio in termini di #sicurezza, questa norma rende meno sicure le nostre città e limita i diritti dei richiedenti asilo, a cominciare dal diritto all’assistenza sanitaria, oggi più necessaria che mai per garantire la tutela di tutti.
Ha ragione il mio collega Giuseppe Brescia, presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera: abbiamo spiegato agli allora colleghi leghisti che tutto questo sarebbe accaduto, ma ogni dialogo su questi temi cadeva nel vuoto. Si sa, per la Lega questo decreto è sempre e solo servito per pura propaganda.
Personalmente mi sono spesa molto per questo tema, pagando anche il costo di venire fortemente criticata. La questione #migratoria è molto complessa e va affrontata con attenzione e studio, ma soprattutto nella volontà di non ripetere errori del passato e migliorare fattivamente il presente e futuro. Oggi ne paghiamo le conseguenze e sono felice di lavorare già da subito e con proposte concrete al miglioramento del testo, ma soprattutto ad una volontà di cambiare pagina su quel fronte.