L’Italia è uno dei donatori internazionali per la crisi umanitaria in Yemen, Paese al quale abbiamo sempre mostrato grande solidarietà. Questa è stata riconfermata anche ieri, tramite la nostra viceministra Emanuela Del Re, alla riunione dei donatori internazionali per la crisi umanitaria in Yemen, organizzata dalle Nazioni Unite e dal Regno d’Arabia Saudita.
Purtroppo anche lo Yemen, già dilaniato da guerra e carestia, è stato raggiunto dell’emergenza Covid, che sta creando nuove vittime laddove anche l’acqua potabile è un bene di lusso e l’80% della popolazione, necessitano di assistenza o protezione. Parliamo ad oggi di ca. 400 contagi, ma potrebbero essere molti di più.
Né il Virus né gli appelli delle Nazioni Unite sono serviti a decretare un cessate il fuoco duraturo dalle varie parti del conflitto: solo la coalizione a guida saudita ha per il momento cessato gli attacchi, mentre i ribelli Houthi sostenuti dall’Iran e i separatisti del Sud, gli Stc, sostenuti dagli Emirati, continuano a conquistare terreno e a compiere attentati.
Come Italia, riaffermiamo l’appello alle parti per la protezione dei civili, il rispetto del Diritto Internazionale Umanitario e chiediamo che venga rimosso ogni ostacolo all’accesso umanitario.
Da presidente del gruppo di amicizia Italia-Yemen continuo a dire che l’Italia può e deve fare di più: in questi giorni ho depositato una risoluzione proprio per chiedere di nuovo al Governo italiano di mantenere elevata l’attenzione nei confronti della situazione in Yemen, con un impegno specifico sul piano diplomatico per la soluzione politica del conflitto, per facilitare l’ingresso nel Paese di beni essenziali per l’attività umanitaria e per sostenere la preservazione dell’immenso patrimonio culturale che lo caratterizza.
Non possiamo scordarci di quel popolo, non possiamo scordarci di quel paese.