Dalla Germania arrivano buone ed importanti notizie: il Governo tedesco ha appena abrogato il decreto di restrizioni all’export per i dispositivi di protezione individuale. 850.000 mascherine dalla Cina, bloccate in Germania, stanno finalmente per arrivare alla Dispotech di Sondrio: un grande lavoro diplomatico è riuscito a sbloccare il carico sanitario che è in arrivo in Italia.
Dall’altro lato, le aziende tedesche stanno mettendosi in moto per riuscire a rifornire l’Italia in primis, con materiale di protezione e dispositivi per l’emergenza. Le aziende tedesche leader nel settore stanno partecipando ai bandi d’urgenza della Consip e prendono in carico molte delle commesse.
Qualche esempio? Trägerwerk, leader mondiale nella produzione di ventilatori polmonari e ventilatori; Linde, che ha sviluppato una rete capillare di somministrazione a domicilio. Queste aziende stanno dando precedenza all’Italia nella distribuzione, proprio per la crisi Coronavirus, e devo ringraziare i miei colleghi tedeschi che tanto si stanno adoperando.
Siamo tutti al lavoro perchè questo materiale necessario ai nostri ospedali e non solo, arrivi prima possibile da Cina, Germania, e tanti altri paesi che stanno convertendo o intensificando le loro produzioni per venire incontro alle nostre difficoltà. Come ha ribadito ieri il Ministro Luigi Di Maio, è stato appena firmato un contratto per 100 milioni di mascherine e sta arrivando materiale sanitario da tutto il mondo.
Ringrazio lo splendido lavoro del nostro ambasciatore Mattiolo e tutto il corpo diplomatico in Germania, che in questi giorni ha fatto un incredibile lavoro che ha permesso di ottenere materiale per l’emergenza.
Ad oggi sono già state fornite 1500 tute mediche per gli ospedali della Lombardia, grazie anche alla preziosa collaborazione con Air Dolomiti e a Generali Deutschland AG: Air Dolomiti ha messo a disposizione voli gratuiti, mentre Generali Deutschland ha organizzato la parte logistica.
Tutto questo è stato possibile attraverso una catena di solidarietà internazionale che ha coinvolto tre mecenati cinesi, il collettivo Peninsula land, e la Camera di Commercio italo-tedesca.
Infine, ma non ultimo, voglio ringraziare l’incessante lavoro del collega tedesco Marian Wendt, nel farsi da tramite tra le istituzioni tedesche e la Lombardia.