A Lisbona, le donne che fanno grande il Mediterraneo.Dalla Tunisia, l’importanza di cambiare la società se non permettere gli stessi diritti: un esempio su tutti la Legge contro la violenza contro le donne. Per questo e altri motivi nel 2019 la Tunisia ospiterà l’evento mondiale per l’uguaglianza delle donne.
La Giordania, dove la crisi umanitaria è crescente per i tanti rifugiati presenti, ha concentrato i propri sforzi nella ricerca di female empowerment per aiutare le donne di diverse origini a conseguire traguardi combattendo la discriminazione. Dall’Egitto, il piano d’azione del Governo per aumentare il potere delle donne, e combattere fenomeni ancora presenti come violenze e mutilazioni genitali femminili attraverso progetti di educazione. Dalla Palestina, storie di occupazione e sofferenza di coloro che oltre ad essere donne in cerca di stabilità, sono spesso anche madri e mogli di prigionieri.
La direttrice dell’Università di Rabat, ci ha infine raccontato che le donne superano in numero gli uomini nel corso di ingegneria. Un esempio di potenziamento della leadership femminile.
In generale, qui a Lisbona il mondo femminile arabo si sta dimostrando estremamente all’avanguardia su questi temi, in assoluta contro tendenza con alcuni stereotipi che vedrebbero il Mondo mediterraneo islamico meno emancipato. Peccato, invece, che tra i principali relatori non ci siano donne leader del mondo politico italiano, in rappresentanza del Governo.